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Chiedi alla Turchia di gestire il randagismo in maniera etica!

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Agisci ora per chiedere una soluzione più etica ed efficace alla gestione dei cani randagi.

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Recentemente il presidente della Turchia ha imposto alle municipalità l’obbligo di rimuovere dalle strade 4 milioni di cani randagi stimati nel Paese e di ricollocarli in canili e rifugi. Purtroppo, la Turchia non dispone di spazi sufficienti e adeguati per ospitare un gran numero di cani, e la maggior parte delle municipalità non ha neanche un rifugio. Una legge precedente sosteneva un approccio più umano e sostenibile alla gestione dei randagi: gli animali venivano sterilizzati e vaccinati prima di essere rimessi in libertà, nelle loro zone o comunità di origine. Il sistema adottato con la nuova legge comporterà senza dubbio l'eutanasia di massa e l’uccisione di un gran numero di cani. Ci sono già notizie di rastrellamenti di cani in tutto il Paese. 

La ricollocazione nei rifugi, l'eutanasia di massa e l'uccisione dei cani randagi non sono metodi efficaci né tanto meno etici. Un approccio molto più efficace, quello che HSI adotta in tutto il mondo, prevede la cattura, la sterilizzazione, la vaccinazione e il ritorno dei cani nelle loro comunità di origine.

Incoraggiamo il Presidente e il Parlamento della Turchia a riconsiderare la nuova legge e ad adottare invece approcci di gestione consolidati che siano etici e sostenibili nel ridurre le popolazioni di cani randagi nel tempo. Ci siamo offerti di fornire ai decisori politici prove e consigli di esperti su approcci migliori per la gestione delle popolazioni dei randagi, approcci che sappiamo essere vantaggiosi sia per i cittadini che per gli animali della Turchia.

Aggiungi il tuo nome a sostegno del nostro messaggio al Presidente Recep Tayyip Erdogan e alla Turchia per chiedere una gestione più etica e compassionevole dei cani randagi e soluzioni efficaci per la gestione delle loro popolazioni.

IL TUO MESSAGGIO

Oggetto: Per favore, impiegate soluzioni più etiche ed efficaci per la gestione dei cani randagi
 

Al Presidente Erdogan e ai Membri della Grande Assemblea Nazionale Turca, 

Humane Society International, che si occupa del benessere degli animali in più di 50 Paesi, lavora in tutto il mondo per promuovere il legame uomo-animale, salvare e proteggere cani e gatti e affrontare la crudeltà in tutte le sue forme. Da oltre 25 anni, HSI sviluppa e gestisce programmi etici ed efficaci per la gestione dei cani randagi in tutto il mondo.

La gestione dei cani randagi è una questione complessa che interessa molte amministrazioni municipali ed enti incaricati di servire e proteggere i cittadini. In passato, per la gestione dei randagi, il governo della Turchia ha istituto un buon programma di “TNR – trap, neuter, release”, ovvero di cattura, vaccinazione e reintroduzione degli animali, come stabilito dalla legge sulla protezione degli animali n. 5199. Tuttavia, siamo costernati per la recente approvazione di un disegno di legge che prevede la cattura di cani e gatti randagi, la loro collocazione in rifugi e, infine, la loro soppressione in caso d mancata adozione in tempi brevi. Ciò comporterà indubbiamente l'uccisione di un gran numero di animali, il che non è né etico né efficace.

L'allontanamento degli animali randagi tramite il trasferimento nei rifugi o la loro rimozione con l’impiego di metodi letali, nel lungo periodo risulta inefficace per ridurre il numero di cani e gatti, per controllare la diffusione di malattie zoonotiche e per ridurre il numero di casi di persone morse dai cani. L'Organizzazione Mondiale della Sanità spiega che “non ci sono prove che la sola rimozione dei cani abbia mai avuto un impatto significativo sulla densità della popolazione canina o sulla diffusione della rabbia”. Esistono molti esempi di successo di gestione etica della popolazione canina in paesi del mondo che hanno affrontato problemi simili, come la Turchia. Un programma di cattura, sterilizzazione, vaccinazione e ritorno dei cani nella comunità di origine ben gestito consente una riduzione naturale del numero di animali nel tempo, riducendo i costi per le municipalità, le preoccupazioni per la salute e la sicurezza pubblica e il numero di denunce per disturbo.

Sostengo HSI nel chiedere al Presidente Erdogan e alla Turchia di adottare soluzioni più etiche ed efficaci per la gestione delle popolazioni di animali randagi.