Basta caccia commerciale alle foche
TESTO APPELLO
Al Primo Ministro Justin Trudeau e a tutto il Governo Canadese,
scrivo per sollecitare un'azione immediata per porre fine alla mattanza delle foche nell’Oceano Atlantico canadese. Gli impatti del cambiamento climatico - uniti alle nuove stime sulla popolazione delle foche della Groenlandia da parte del Dipartimento della Pesca e degli Oceani - sono una giustificazione più che sufficiente per un rapido cambiamento della politica governativa.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito alla più bassa formazione di ghiaccio marino al largo della costa orientale del Canada nella storia. Per le foche della Groenlandia che si riproducono e partoriscono sul ghiaccio, che sono il bersaglio della caccia commerciale, si tratta di un vero dramma. Le foche tornano ogni anno ai loro principali siti di riproduzione e partoriscono su qualsiasi ghiaccio riescano a trovare. Quando il ghiaccio è scarso e fragile, come è accaduto negli ultimi anni, si rompe e si scioglie prima che i cuccioli siano abbastanza forti da sopravvivere in mare aperto, con un conseguente tasso di mortalità molto alto. Anche i ricercatori del governo canadese affermano chiaramente che il ghiaccio marino nel Golfo di San Lorenzo e al largo dell'Isola di Terranova continuerà a deteriorarsi e che la conseguente mortalità dei cuccioli avrà un "grave impatto" sulla popolazione di foche.
Altrettanto allarmante è un recente studio del Governo Canadese che ammette che la popolazione di foche della Groenlandia potrebbe scendere a 3,5 milioni, meno della metà rispetto alle stime precedenti. Alla luce di questi dati e dell'impatto del cambiamento climatico sul ghiaccio marino sub-artico, un governo che abbia a cuore la tutela della fauna selvatica dovrebbe fermare immediatamente la caccia commerciale alle foche nell'Atlantico canadese.
Il cambiamento climatico sta inoltre rendendo i metodi commerciali di uccisione delle foche ancora più disumani. Studi veterinari hanno sottolineato con forza le gravi sofferenze che derivano dall'uccisione delle foche in mare aperto o in sua prossimità, visti gli alti tassi di ferimento documentati nella caccia alle foche canadesi e la capacità delle foche ferite di fuggire sotto la superficie dell'acqua, dove poi muoiono lentamente e non vengono recuperate. Con il deteriorarsi delle condizioni del ghiaccio, quasi tutte le catture commerciali avverranno in queste condizioni. Inoltre, quando le foche vengono abbattute in mare aperto o su ghiaccio troppo fragile per una foca, vengono recuperate con i “gaff” (lunghi pali di legno con ganci metallici) senza che i cacciatori possano prima confermare che la foca sia effettivamente morta. Questo fa sì che molte foche vengono arpionate, mentre sono coscienti, e issate sui ponti insanguinati delle barche prima di essere colpite a morte. Queste immagini raccapriccianti sono state costantemente filmate durante la caccia commerciale alle foche in anni di scarsa copertura di ghiaccio.
Secondo i ricercatori del Governo Canadese, il 98% delle foche uccise durante la caccia commerciale alle foche in Canada sono cuccioli di età inferiore ai tre mesi. Questi cuccioli lottano ogni anno per sopravvivere allo scioglimento dei ghiacci marini, alle tempeste e ad altre minacce ambientali. È inaccettabile permettere che i cuccioli sopravvissuti vengano macellati in modi innegabilmente crudeli per produrre pellicce; per questo motivo più di 38 Paesi hanno vietato il commercio di prodotti derivati dalle foche e altri stanno per farlo.
È allarmante che, mentre altre nazioni si stanno impegnando per tutelare maggiormente gli animali selvatici, ci sono sempre più indicazioni che il Governo canadese stia lavorando per espandere la caccia commerciale alle foche. Il ministro della Pesca canadese, Diane Lebouthillier, ha dichiarato pubblicamente di sostenere la ricostituzione dell'industria commerciale della foca e l’espansione di mercati dei prodotti di foca, mentre i rappresentanti del governo canadese hanno chiesto di raggiungere livelli di uccisioni annuali di foche fino a 600.000 esemplari.
La comunità mondiale - compresa la maggioranza dei cittadini canadesi - ha respinto con forza la macellazione commerciale dei cuccioli di foca nell’Oceano Atlantico canadese. È giunto il momento che questo governo riesamini il suo approccio alla gestione delle foche - che è tristemente obsoleto e non è assolutamente in linea con i principi del benessere degli animali e della conservazione marina - e che intraprenda azioni significative per porre fine definitivamente al massacro commerciale delle foche.
Confido nel Vostro sostegno